Il pre-campionato

Non era ancora l'epoca delle grandi tournée extra-europee pre-campionato, rese lucrose da ingaggi e coperture televisive planetarie. Anzi. Basti a dimostrarlo la formula della Coppa Italia, che metteva in tabellone le big sin dalla prima fase, organizzata a gironi di sei squadre - le prime due si qualificavano agli ottavi.

Le partite si svolsero fra il 23 agosto e il 6 settembre. Si sperimentò tuttavia un nuovo modo di assegnare i punti: tre per la vittoria, due per la vittoria (e uno per la sconfitta) ai calci di rigore. In sostanza, non si prevedeva il pareggio. Segnale, anche questo, di una svolta, di una tensione verso un calcio meno speculativo e più spettacolare. In prospettiva, sempre più 'televisivo'.

Il campo sportivo di Villar Perosa
Quanto alle amichevoli estive, era ancora il tempo delle scampagnate in provincia. L'Inter, per esempio, fece capolino sui campi di Varese (1 agosto), Casale (6 agosto), Mantova (11 agosto); andò a Bruxelles per incontrare l'Anderlecht a Ferragosto, e ricevette a Cesena, per un'esibizione di lusso, i campioni d'Europa del Porto (20 agosto). La Juventus andò a Lucerna (2 agosto), a Casale (8 agosto), ad Ancona (12 agosto), a Genova (15 agosto) e a Bologna (20 agosto), naturalmente senza rinunciare alla tradizionale festa di Villar Perosa (5 agosto). Il Milan, dal canto suo, riempì gli spalti a Solbiate (2 agosto), Parma (5 agosto), Reggio Emilia (8 agosto), Cesena (14 agosto), il 20 agosto fu ospite della Lazio al Flaminio, mentre a San Siro ospitò la Real Sociedad (12 agosto) e la Steaua (18 agosto). Il Napoli era a Rovereto il 2 e aTrento il 4 agosto, e così via.

Altri tempi, davvero.